POPE

Nato nel 1942 a Portogruaro, Pope (Giuseppe Galli) inizia il suo percorso artistico a Roma, dove frequenta il Liceo artistico e la Scuola d'arte di Fano, instaurando legami significativi con artisti come lo scultore Mannucci. La sua formazione si arricchisce con l’iscrizione all'Accademia di Belle Arti di Venezia, dove studia pittura sotto la guida di Saetti. Durante questi anni, la sua produzione si distingue per un approccio materico-informale, introducendo pagine di giornale nelle sue opere, simbolo del suo impegno sociale e politico.

Negli anni '70, Pope approfondisce l'Optical Art, creando opere che esplorano le dinamiche percettive e il movimento attraverso l’uso di forme geometriche e materiali innovativi come il plexiglas. La sua partecipazione alla mostra "Arte moltiplicata" nel 1973 segna un importante traguardo. Con la serie "Percorsi variabili", l’artista si concentra sulla progettualità pittorica, creando opere che invitano all’interazione con lo spazio.

Negli anni '80, sotto l'influenza di Filiberto Menna, Pope riconsidera il suo approccio, cercando di evitare il formalismo sterile. Interviene sulle sue opere, trasformando la superficie in una memoria cromatica e ricercando un nuovo significato nel colore. La sua partecipazione a eventi internazionali come la mostra “Arts of today” a Budapest e la Giornata della cultura italiana in URSS testimoniano la sua crescente rilevanza nel panorama artistico.

Negli anni '90, Pope rivisita le sue forme, adottando un linguaggio più personale e meno impersonale, creando opere che riflettono le esperienze della vita attraverso l’uso del bianco e nero e l'inserimento di colori accesi. Il ciclo "Gesto controllato" mette in risalto la sua capacità di far emergere colori sottili dal rigore compositivo. Attualmente, la sua ricerca continua nelle "Cromatologie", dove la forma e il colore si fondono in un'armonia luminosa, rendendo il suo lavoro un investimento prezioso per i collezionisti d'arte.